Roma Cristiana

Spazio informativo dedicato alle parrocchie romane

Corpus Domini: riscoprire l’Eucaristia come vita spezzata per gli altri

Nel brano evangelico di oggi, che celebriamo nel giorno del Corpus Domini, Gesù non solo sfama cinquemila persone con cinque pani e due pesci, ma insegna ai discepoli – e a noi – uno stile di vita nuovo, fatto di condivisione, fiducia e responsabilità.

I Dodici, preoccupati per la folla stanca e affamata, propongono a Gesù una soluzione pratica: “Congeda la folla”. Ma Gesù risponde con un imperativo spiazzante: “Voi stessi date loro da mangiare”. Come a dire: non scaricate su altri ciò che può essere fatto da voi, anche se sembra poco, anche se vi sentite insufficienti.

In quelle parole c’è tutto il cuore del Vangelo: Dio agisce attraverso mani umane, cuori disponibili, offerte semplici ma sincere. Cinque pani e due pesci, offerti con fiducia, diventano abbondanza. Così anche le nostre poche forze, se messe a servizio con amore, possono diventare miracolo.

E c’è un gesto centrale che richiama direttamente l’Eucaristia: Gesù “prese i pani, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, li spezzò e li diede”. Sono le stesse parole che pronuncerà nell’ultima Cena. Il miracolo che sazia i corpi è anticipo di un altro Pane, quello del suo Corpo, che sazia l’anima.

Infine, dodici ceste avanzate. Nulla è sprecato nell’economia del Regno. Quando si condivide con amore, c’è sempre più di quanto serve, perché la logica di Dio non è quella della scarsità, ma dell’abbondanza che nasce dal dono.

Nel giorno del Corpus Domini, siamo chiamati a riscoprire l’Eucaristia non solo come presenza reale, ma come vita spezzata per gli altri. E anche noi, come i discepoli, siamo chiamati ad ascoltare quella voce che ci dice: “Voi stessi date loro da mangiare”.